Nei posti lugubri...

Dopo aver attraversato una buona metà della scuola, Ryoko, Sam, e il Moguri Amu, si ritrovarono in un buio corridoio scavato nella pietra.
L'unica luce era quella proveniente dall rosso lumino rotondo sopra la testa di Amu, che svolazzava tranquillo accanto alla spalla della padrona.
Quel posto per Ryoko era tale e quale al giardino: non le faceva nè caldo nè freddo, letteralmente e praticamente, perchè lei non provava caldo o freddo, era atermica.
Dopo un pò si fermò stanca di camminare.
Ok, il giardino non è quì...
Amu annuì.
"Credevo che fossero più spaventosi questi sotterranei..."
disse Amu.

Annuì. Ryoko abbozzò un sorriso. Uno dei pochi della sua vita, quindi assomigliò più ad una smorfia.
Poi prese un passo veloce e "ridendo" si mise a girare nel buio. Amu, che non poteva allontanarsi molto da lei, fu costretto a seguirla, lasciando buio alle sue spalle.

Fooorte!
esclamò Ryoko tornando indietro tutta eccitata.
La sua espressione di eccitazione aveva un nonsocchè di maligno, e faceva leggermente impressione.
Andiamo?
Propose Amu dirigendosi verso il varco e illuminandolo.

Si ritrovarono in'un enorme stanzone pieno di...qualcosa.
C'è nessuno...uno...no...o...
Amu si mise a ridere.
Bello l'eco! Il suono rimbomba, la stanza dev'essere grande...

Amu, che sprecava energie illuminando la stanza, dovette spegnere la lucina rossa. Tutt'attorno rimase buio, così Ryoko illuminò la stanza, facendo apparire un alone viola e nero attorno alla sua mano, costellato da minuscole sfere di energia nere, che si muovevano all'interno.
La stanza improvvisamente divento di un colore violaceo, e le sue pareti ricavate dalla pietra furono completamente illuminate di viola.
Ma dove siamo finite?
chiese iniziando a girare intorno per la stanza, seguita fedelmente da Amu, che di tanto in tanto lanciava occhiate fugaci a Sam, che in fondo le piaceva, aveva un viso familiare...

Ryoko guardò verso l'alto. Alzò il braccio per illuminare.
La stanza era molto alta.
Dalla sua schiena spuntarono enormi ali nere, dopo averla sbattute due volte scattò verso l'alto volando, lasciandosi alle spalle il buio, il silenzio, Amu e Sam.

Amu si strinse nelle spalle.
Ryoko tornò giù dopo alcuni minuti sorridendo, e tese la mano a Sam.
E' fantastico dovresti vedere!
Amu prese quota e le si affincò in aria, a una certa distanza, per non urtare le ali.

Ryoko annuì senza far scomparire quel sorriso, uno dei pochi ben riusciti finora.
Tese di più la mano, senza poggiare i piedi per terra.